mercoledì 9 dicembre 2009

Anticapitalismo organizzato


Di Giuliano Brunetti

La disoccupazione, la precarizzazione sempre crescente , gli attacchi contro il diritto di scioperare e manifestare, il ridimensionamento della spesa pubblica, la riforma Gelmini e tutti gli altri attacchi che padroni ed il governo stanno preparando e implementando, pongono in modo urgente il problema della rappresentazione politica dei giovani e dei lavoratori in un soggetto politico destinato a difendere i loro interessi.


Spontaneita’ vs. Organizzazione

La discussione sulla necessita' di un nuovo soggetto politico, assume oggi un importanza capitale, alla luce dell'incontestabile fatto che moltissimi giovani, si considerano anticapitalisti e cominciano a interessarsi alle idee alternative pur restando molto diffidenti nei confronti dei partiti politici .

Questa diffidenza non ha nulla di strano e non deve sorprenderci, dato che si manifesta come reazione all'opportunismo antidemocratico e burocratico che sembra caratterizzi le direzioni corrotte dei partiti politici, inclusi quelli della cosidetta sinistra. Molto spesso il semplice pensare ad un'organizzazione con degli organi direttivi, suscita diffidenza in relazione alle cattive esperienze avute con le direzioni burocratiche e carrieriste.

Detto questo, i giovani vengono spinti verso altri concetti come l'azione "spontanea e autonoma".
Risulta chiaro che in certi momenti, l'azione spontanea puo' fungere da acceleratore degli eventi. Tuttavia, vi
sono enormi limiti a questo tipo di azione. In effetti "l'azione spontanea" non assicura un luogo di dibattito democratico su quello che deve essere fatto e sul modo nel quale le cose posso evolvere in relazione agli avvenimenti.

Se manca di organizzazione, il movimento puo' lasciare le persone coinvolte nell'azione, alla mercè della repressione di stato per assenza di pianificazione. E sopratutto non costituisce una forma di azione efficace. L'impatto di una protesta qualsiasi essa sia, sara' incontestabilmente piu' grande se un gruppo di persone protestano in modo organizzato e unito rispetto ad "azioni spontanee " e disorganizzate dove ogni individuo agisce da solo o in piccoli gruppi.


Che tipo di formazione ?

Analizzando la situazione politica nazionale ed internazionale, pensiamo che vi siano oggi le condizioni per la costituzione di un nuovo soggetto politico anticapitalista dei giovani e dei lavoratori in italia. Questo nuovo soggetto politico dei lavoratori costruito attorno a quelle lotte che sorgono, spesso spontanee, in moltissimi settori della societa' potrebbe rappresentare un elemento di sviluppo, stimolo e rappresentazioni di queste lotte medesime.

Come ci insegnano le esperienze de giovani e dei lavoratori francesi, tedeschi e greci che nei loro paesi hanno lanciato formazioni anticapitaliste (Npa, Die Linke, Syriza) un soggetto simile potrebbe rapidamente crescere e sviluppare arricchendosi anche di queste esperienze internazionali.

Per quanto ci riguarda, l'unificazione delle forze della sinistra anticapitalista e’ una necessita' impellente dinanzi allo sfacelo delle formazioni di sinistra e all'evidente crisi che attraversa il sistema capitalista su scala mondiale. Detto cio', non siamo del parere che quest'unificazione possa avvenire in modo meccanico attraverso l'addizione matematica di tanti partiti, partitini o movimenti con storie e provenienze diverse.

Un nuovo soggetto politico non puo' nascere senza aver chiari obbiettivi e senza un programma che rifiuti come principio l’alleanza con i partiti che sostengono questo sistema. Restiamo fermamente convinti che l'aggregazione delle forze della sinistra militante e di opposizione in un nuovo soggetto politico sarebbe un enorme passo avanti per lo sviluppo ed il rafforzamento delle lotte nella societa'.

In questo senso noi vogliamo invitare giovani studenti e precari, lavoratori italiani e migranti ed altri cittadini a lavorare insieme per la costruzione di un nuovo soggetto politico in grado di esprimere e rappresentare nelle lotte l'anticapitalismo militante e la convinzione di dover passare ad una societa' piu' equa e giusta, ripulita dall'inferno della precarieta’, della poverta’ , della guerra e delle catastrofi ambientali ad una societa’ sotto il controllo democratico e sociale della maggioranza - ad una societa' socialista.

1 commento:

  1. NOI dobbimo fare qualcosa Noi siamo il lavoro NOI siamo tutto quello che ci circonda case, macchine, palazzi, aziende......L'abbiamo costruito noi alzandoci tutte le mattine per essere sul posto di lavoro e lavorare per una vita migliore per dare ai nostri figli un futuro migliore per essere piu felici e realizzati con noi stessi e con chi ci circonda, NOI dobbiamo fare qualcosa contro questa gente infame corrotta che pensa solo ai propri interessi senza pensare che ai dolori che puo provocare a povere famiglie che gia fanno fatica ad arrivare alla fine del mese oltre ai soldi che hanno gia vogliono pure i nostri pochi soldi che ci siamo sudati con il sudore della fronte.Noi se nn facciamo qualcosa diventeremo come quelle persone che disperate per la loro situazione sociale sono scappate dal loro paese e sottolineo scappate per cercare una vita migliore in italia in francia in europa.Io parlo con la voce di un ventiduenne che nn ha mai avuto tanta voglia di studiare ma per fortuna sono 5 anni che lavoro e ho quasi imparato un mestiere che mi piace che mi gratifica magari a nessuno interessa ciò xo quello che voglio dire è che nn c'è bisogno di essere laureati x capire che ci stiamo riducendo alla fame solo perche certa gente potente vuole sempre di piu controllarci e schiavizzarci ai loro voleri.....URLIAMO MANIFESTIAMO FACCIAMO SENTIRE LA NOSTRA VOCE veramente xche il popolo siamo noi loro dovrebbero difendere i nostri diritti, per non parlare della chiesa che, zitta zitta dovrebbe vivere nella povertà e dovrebbe dare aiuto alle persone come uno dei comandamenti dice aiuta il prossimo ....., non ha neanche le palle di fare qualcosa (ormai tutti sappiamo quanto la chiesa si influente nell'economia del paese) per ammortizzare questa crisi. Io penso che questa crisi sia l'alibi perfetto per fare di noi schiavi del capitalismo e della globalizzazione...FACCIAMO QUALCOSA SALVIAMOCI RIPETO IL POPOLO SIAMO NOI DEMOS(popolo) CRAZIA(potere)...POTERE AL POPOLO ONESTO

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