lunedì 30 gennaio 2012

Contro la repressione, contro i tagli, contro le politiche di austerità. Napolitano, non sei il benvenuto!


Questa mattina, il gruppo bolognese di Resistenze Internazionali - ControCorrente ha preso parte alla contestazione al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, giunto in città per la consegna di una laurea honoris causa in Relazioni Internazionali.
Abbiamo partecipato al corteo, nello spezzone del Comitato No Debito locale, distribuendo un volantino che spiegava le ragioni della contestazione e proponendo il numero di gennaio del nostro bollettino mensile Resistenze. Il corteo ha percorso i limiti della "zona rossa" creata per difendere la cerimonia, trovandosi di fronte un imponente dispiegamento di forze: un'ulteriore conferma dell'enorme distanza che separa le classi dirigenti, il ceto politico e le loro cerimonie paludate, dai problemi e dai bisogni della gente comune, costretta a misurarsi quotidianamente con le conseguenze della più grave crisi globale dal secondo dopoguerra.

Le ragioni della nostra partecipazione sono legate al ruolo svolto da Napolitano in questi anni: baluardo degli interessi dei poteri forti della società, il Presidente ha firmato la controriforma Gelmini, dando così il proprio beneplacito alla progressiva opera di distruzione dell'università e della scuola pubblica avviata alla fine degli anni '90; ha "benedetto" le missioni militari italiane all'estero, impegnate, oggi come sempre, nella difesa degli interessi del capitalismo nostrano e internazionale; è, infine, il principale responsabile della transizione al governo tecnico di Mario Monti, le cui manovre all'insegna dei tagli e dell'austerità, imposte dai diktat della BCE, stanno colpendo in modo sempre più forte le fasce più vulnerabili della società.
Il potere, oggi, si è blindato perché teme la crescente mobilitazione della gente comune; una mobilitazione di fronte alla quale l'unica risposta che le classi dominanti sono in grado di concepire è la repressione, come dimostra la recente ondata di arresti tra i compagni e le compagne del movimento No Tav.
La contestazione a Napolitano, con tutto il valore simbolico che può assumere un'iniziativa di questo genere, è per noi un mezzo per contestare le basi stesse di questo sistema e di questa società, con lo scopo di gettare le basi per la costruzione di un'alternativa politica e sociale.

Resistenze Internazionali - Bologna

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