mercoledì 9 dicembre 2009

Antifascista=Anticapitalista !

Crisi e guerra fra poveri

I primi impatti reali della crisi si fanno sentire: aumento massiccio della povertà, ulteriore precarizzazione del lavoro, cassa integrazione, licenziamenti di massa, tagli drastici a educazione e sanità pubblica…
Davanti a questa crisi i partiti tradizionali non offrono nessuna soluzione concreta ma difendono come al solito gli interessi di banche e grossi industriali che sono i veri responsabili di questo disastro economico e sociale.

Per togliere l’attenzione da chi la crisi l’ha creata, instaurano un clima di paura che favorisce la guerra tra poveri e l’attacco ai nostri diritti. Con il pacchetto sicurezza (votato sia dal centro destra che dal centro sinistra) non solo colpiscono i giovani e i lavoratori immigrati, ma attaccano direttamente il diritto di sciopero e di manifestare, condannano la vita sociale e militarizzano la maggior parte delle città.

Terreno fertile per i fascisti

Questo clima d’insicurezza economica e sociale e il disgusto per i partiti tradizionali e la loro politica neoliberista legati all’assenza di un’alternativa politica di sinistra fornisce un terreno fertile alla formazione e alla crescita dei gruppi neofascisti. Vediamo organizzazioni come Forza Nuova e Casa Pound crescere ed agire liberamente dove prima non avevano nessuna base. Questi ultimi anni abbiamo visto un aumento delle aggressioni neofasciste, ci ricordiamo tutti l’omicidio di Nicola quasi un anno fa, gli attacchi o incendi ai campi nomadi o le varie aggressioni ai membri della comunità Lgbt.

Come combattere il fascismo

I gruppi neofascisti crescono nel disagio sociale creato dal sistema capitalista. Ma non offrono nessun reale alternativa a questo sistema. Per smascherarli e difenderci dagli attacchi antisociali dobbiamo organizzare campagne su tematiche concrete favorendo l’unità tra lavoratori e giovani italiani e immigrati.
Dobbiamo organizzare sistematicamente azioni d’opposizione o di blocco delle loro iniziative a livello nazionale e internazionale.

In Belgio per esempio, più di 10 anni fa abbiamo lanciato una campagna antifascista nazionale “Blockbuster” che ad ogni attività o manifestazione organizza una contro manifestazione. In un quartiere popolare di Gent abbiamo iniziato una campagna contro l’innalzamento del prezzo dei sacchetti della spazzatura, facendo così incontrare i membri delle diverse comunità che si sono battuti per il loro interesse comune realizzando che il nemico non è l’immigrato o il disoccupato bensì il sistema stesso che li sfrutta. In seguito di questa campagna il voto per il Vlaams Blok (oggi Vlaams Belang) principale partito d’estrema destra è calato in questo quartiere dove prima avevano un sostegno importante. Dobbiamo anche noi organizzare
campagne nazionali come il Festival Sociale delle Culture Antifasciste ma anche campagne internazionali.
Dovremo rilanciare una campagna come YOUTH AGAINST RACISM IN EUROPE
iniziata da noi negli anni 90, che ha portato ad una grande manifestazione internazionale a Bruxelles, e prendere iniziative come la campagna internazionale che abbiamo organizzato l’anno scorso contro il campo fascista (di Forza Nuova, Npd e Hirsi Avgi) a Cipro che ha raccolto un grande successo e impedito lo svolgimento di questo campo.

Noi la crisi non la paghiamo!

Ma per combattere veramente i fascisti dobbiamo risolvere i problemi sociali e offrire un’alternativa chiara al sistema capitalista. Dobbiamo difendere ogni posto di lavoro e lottare per dei contratti degni per tutti, una riduzione del tempo di lavoro senza perdita del salario e la creazione di nuovi posti. Dobbiamo ottenere affitti abbordabili per tutti, richiedendol’espropriazione delle case sfitte e la loro conversione in case popolari gestite e distribuite dai cittadini. Va rilanciato il movimento per la difesa di un’educazione ed una sanità pubblica gratuite e di qualità. Dobbiamo far pagare la crisi a chi l’ha creata coordinando tutte le lotte nazionali e locali.

Un’alternativa anticapitalista

Ma per raggiungere tale obiettivo, abbiamo bisogno di un’organizzazione anticapitalista con un radicamento diffuso, raggruppando le diverse organizzazioni esistenti e i militanti isolati, in modo da poter costruire insieme una vera opposizione di sinistra anticapitalista agli attacchi in corso e al fallimento del sistema.

Tale organizzazione, con chiare prospettive politiche ed un programma combattivo di sinistra che metta in avanti la necessità di un controllo democratico della popolazione sulle risorse esistenti e na pianificazione della produzione potrebbe una volta per tutte porre le basi per eliminare il fascismo e ciò che lo genera, il capitalismo stesso.

1 commento:

  1. NOI dobbimo fare qualcosa Noi siamo il lavoro NOI siamo tutto quello che ci circonda case, macchine, palazzi, aziende......L'abbiamo costruito noi alzandoci tutte le mattine per essere sul posto di lavoro e lavorare per una vita migliore per dare ai nostri figli un futuro migliore per essere piu felici e realizzati con noi stessi e con chi ci circonda, NOI dobbiamo fare qualcosa contro questa gente infame corrotta che pensa solo ai propri interessi senza pensare che ai dolori che puo provocare a povere famiglie che gia fanno fatica ad arrivare alla fine del mese oltre ai soldi che hanno gia vogliono pure i nostri pochi soldi che ci siamo sudati con il sudore della fronte.Noi se nn facciamo qualcosa diventeremo come quelle persone che disperate per la loro situazione sociale sono scappate dal loro paese e sottolineo scappate per cercare una vita migliore in italia in francia in europa.Io parlo con la voce di un ventiduenne che nn ha mai avuto tanta voglia di studiare ma per fortuna sono 5 anni che lavoro e ho quasi imparato un mestiere che mi piace che mi gratifica magari a nessuno interessa ciò xo quello che voglio dire è che nn c'è bisogno di essere laureati x capire che ci stiamo riducendo alla fame solo perche certa gente potente vuole sempre di piu controllarci e schiavizzarci ai loro voleri.....URLIAMO MANIFESTIAMO FACCIAMO SENTIRE LA NOSTRA VOCE veramente xche il popolo siamo noi loro dovrebbero difendere i nostri diritti, per non parlare della chiesa che, zitta zitta dovrebbe vivere nella povertà e dovrebbe dare aiuto alle persone come uno dei comandamenti dice aiuta il prossimo ....., non ha neanche le palle di fare qualcosa (ormai tutti sappiamo quanto la chiesa si influente nell'economia del paese) per ammortizzare questa crisi. Io penso che questa crisi sia l'alibi perfetto per fare di noi schiavi del capitalismo e della globalizzazione...FACCIAMO QUALCOSA SALVIAMOCI RIPETO IL POPOLO SIAMO NOI DEMOS(popolo) CRAZIA(potere)...POTERE AL POPOLO ONESTO

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