martedì 16 febbraio 2010

Processo di Bologna = Dichiarazione di guerra all’istruzione pubblica!

Quest’anno ricorre il decimo anniversario dalla firma da parte di 29 Ministri dell’istruzione europei del “Processo di Bologna” per la creazione di un' “Area Europea dell'Istruzione Superiore”.

Dieci anni di tagli e privatizzazioni

Il Processo di Bologna consiste nella liberalizzazione del “mercato della conoscenza “ attraverso l’abbattimento delle barriere burocratiche tra le nazioni europee in modo da poter così arrivare alla costituzione di uno spazio unitario, di un enorme mercato del sapere dove le potenti lobbies industriali e alle organizzazioni neo-liberiste europee possono rifornirsi di mano d’opera più o meno qualificata.

Il Processo di Bologna si inserisce pienamente nella logica del neoliberismo. Prevede di scindere in due parti distinte l’intero sistema della conoscenza. Promuove la creazione d’università d’elite per gli straricchi (Oxford, Cambridge, Harvard, Yale) intesi come poli d’eccellenza, e università spazzatura prive dei necessari fondi per la gente comune. La scissione dei corsi universitari in 3 anni + 2 significa in poche parole una formazione a due livelli. La laurea breve rimane più o meno economicamente accessibile. La specializzazione, il famoso master, invece sarà accessibile solo ad una minoranza che se lo potrà pagare o a chi accetterà di farsi sponsorizzare da banche o aziende private e quindi arriverà sul mercato del lavoro coperto di debiti o costretti a lavorare a gratis per le suddette aziende.

Su scala europea, i peggiori effetti del "Processo" sono più che visibili, con i drastici tagli operati nei settori dell’educazione con i vari “piani di riforma “ dei ministri dell’educazione : Simonet, Darcos, Moratti e Gelmini per prendere solo qualche esempio. Decine di migliaia di esuberi, privatizzazione degli alloggi e delle mense universitarie, peggioramento dei servizi sono ormai la norma su scala europea.

Gli attacchi contro il nostro sistema di formazione non sono passati senza opposizioni , in Spagna, in Francia, in Austria, in Germania, in Belgio, in Polonia e quì in Italia, grandi manifestazioni di piazza con occupazioni d’università hanno scosso questi paesi. Nonostante questo elemento, il movimento dell’Onda non é stato in grado di respingere la riforma e oggi ci prepariamo a nuovi attacchi, nuovi tagli e nuove privatizzazioni .

Lezioni dell’Onda

Nell’analisi che facciamo del movimento dell’Onda, riconosciamo come fattori esplicativi della debolezza del movimento la propensione al leaderismo e alle manovre da parte di alcuni studenti ma sopratutto l’assenza di un coordinamento democratico di lotta su scala nazionale che si rivela necessario per organizzare e rappresentare nel migliore dei modi, gli studenti in lotta.

Siamo in ogni modo fermamente convinti che nessuna vittoria per il movimento studentesco sia immaginabile senza l’appoggio ed il sostegno d’ampi settori del mondo del lavoro pronti a difendere collettivamente i diritti sociali acquisiti. Questo appoggio é venuto a mancare durante il movimento dell’Onda a causa di un infantile settarismo che purtroppo rappresentava un elemento centrale nell’analisi politica dell’autoproclamata “direzione “del movimento. A causa di pressioni e manovre, nel movimento dell’Onda sono stati confusi spontaneità con anarchia, la delega con il verticismo, le consequenze di questa confusione hanno portato alla demoralizzazione, allo scetticismo ed al progressivo svuotamento delle Assemblee Generali.

L’autoriforma dell’università proclamata con forza da alcuni studenti, non può e non deve essere considerata come una vittoria per il movimento studentesco, si tratta soltanto di un accomodamento seppur critico alle logiche di privatizzazione e di distruzione del sistema educativo pubblico.

Organizziamoci, Rivendichiamo, Manifestiamo

Resistenze Internazionali in Italia e le organizzazioni giovanili anticapitaliste con le quali collabora in Europa e negli altri continenti, lotta quotidianamente al fianco di studenti e ricercatori contro il processo di Bologna per la difesa di un istruzione pubblica, laica, gratuita e di qualità dall’asilo al all’università.

Ed é proprio per questo motivo che invitiamo chiunque si pone domande sul perchè degli attacchi all’istruzione pubblica a venire a manifestare con noi e con i nostri compagni Tedeschi,Austriaci e Belgi Sabato 13 Marzo 2010 a Vienna in una grande manifestazione contro il Processo di Bologna, per la difesa dell’istruzione pubblica e per la solidarietà internazionale dei giovani e dei lavoratori .

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