martedì 9 marzo 2010

Terremoto in Cile: Inizia il vero saccheggio!

I padroni non si fanno scrupoli e incassano enormi profitti sfruttando le difficoltà della gente aggravate dal terremoto.
di Celso Calfullan, Socialismo Revolucionario (CWI CILE)

I padroni della grande distribuzione, hanno aumentato i prezzi di tutti gli alimenti aumentando quindi esponenzialmente i loro profitti, in poche parole sfruttano la fame della gente e i bisogni della popolazione più povera del paese.

Le banche e le istituzioni finanziarie stanno tentando di "ricontrattare" le ipoteche sulle case e gli appartamenti che sono inutilizzabili, ma la gente sarà costretta ugualmente a pagare e in questo slancio di "bontà" vengono offerti nuovi mutui.

E' chiaro che l'unico obiettivo dei padroni è il profitto fine a se stesso e si sfregano le mani pensando ai nuovi profitti che faranno, sui bisogni più elementari dei lavoratori e delle loro famiglie, come ad esempio avere un posto dove vivere e far crescere i proprio figli.

I padroni delle cliniche private hanno aumentato del 100% il costo delle prestazioni mediche, dato che diversi ospedali pubblici sono al collasso e per tanto deviano i pazienti verso le cliniche private, aumentando così il loro profitto sfruttando le disgrazie di migliaia di cileni. E' stato il ministro della salute, Alvaro Erazo a denunciare questa situazione ai media, dicendo che si sarebbe interessato del problema, cosa che alla fine non ha fatto.

Anche le industrie farmaceutiche, hanno alzato i prezzi dei medicinali con l'intento di aumentare ancora di più i profitti a costo di aumentare la sofferenza di milioni di cileni.

Lo stesso dicasi per le imprese che commerciano materiali edili, anche queste hanno elevato i prezzi di tutti i loro prodotti, sopratutto il prezzo di quei prodotti che servono per riparare le case, ovviamente per coloro che possono ripararle, perchè una grossa percentuale verrà demolita.

Le leggi del "libero mercato" non conoscono la parola solidarietà

Il governo e molti uomini d'affari addirittura parlano della necessità che i cileni siano solidali, tuttavia questa solidarietà della quale parlano, deve essere fatta senza intaccare il denaro e i profitti delle grandi industrie, ma deve uscire dai portafogli dei cileni poveri, che oggi vengono saccheggiati e derubati da questi padroni senza scrupoli che alzano i prezzi dei beni di prima necessità.

Di Telethon o il gran bazar della "solidarietà"

Le menzogne dei grandi magazzini ad esempio con il "3 x 2" e le altre "offerte speciali", nascondono il piccolo dettaglio che con l'aumento dei prezzi, noi paghiamo due volte il padrone in quanto riceverà anche una riduzione delle tasse a seguito della sua "collaborazione" e i prezzi si stabilizerrano agli aumenti fatti per questa "campagna di solidarietà". In altre parole, i guadagni per loro arrivano da tutte le parti.

Telethon è costituita principalmente da uomini d'affari e sono coloro che hanno avuto il ruolo più importante, poichè sono aumentati i loro profitti ad ogni chiamata ricevuta, di contro questo fornisce un'ottima pubblicità in futuro per i loro supermercati e per aumentare il saccheggio delle tasche dei lavoratori.

Bisogna organizzarsi per porre fine al saccheggio!

Purtroppo i lavoratori e la popolazione attualmente non dispongono di organizzazioni sociali e politiche che li rappresentano in difesa dei loro interessi. La solidarietà è senza dubbio importante, ma le organizzazioni della classe operaia non possono limitarsi solo a questa, dovrebbero cercare di fornire risposte politiche a lungo termine alla crisi post-terremoto che non finirà domani nè tra qualche mese.

Non possiamo permettere che ancora una volta così come è successo per la crisi economica, che noi lavoratori paghiamo per questa catastrofe, in quanto le imprese continuano a fare profitti a spese della povertà e dell'indebitamento della maggioranza dei cileni.














 
Se non saremo in grado di organizzare sindacati, consigli di quartiere, organizzazioni studentesche veramente rappresentative e non come l'attuale CUT o i partiti che si dichiarano rappresentanti dei settori popolari, continueremo a pagare tutti i costi della ricostruzione del paese e della crisi del capitalismo.

E' necessario costruire un partito dei lavoratori

Oggi più che mai diventa urgente costruire un vero partito dei lavoratori, la risposta politica su basi di classe alla catastrofe del terremoto non solo è stata debole, ma praticamente inesistente e questo a causa del fatto che non abbiamo una vera rappresentanza politica.

Dobbiamo ricostruire urgentemente il tessuto sociale di classe, abbiamo bisogno di una nuova confederazione sindacale e licenziare tutti i burocrati della CUT, lo stesso dicasi per tutti i settori sociali della classe operaia e della popolazione.

L'unico modo per fermare il saccheggio dei padroni e del capitalismo, è creare un Partito dei Lavoratori, che lotti per abbattere il capitalismo e le ingiustizie che porta con sè e ponendo chiaramente all'ordine del giorno la necessità di costruire una società socialista e democratica.





























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