lunedì 14 giugno 2010

Israele / Palestina: "Non cesseremo mai di protestare contro il teppismo delle destre ",

Quasi 10.000 ebrei israeliani e palestinesi hanno manifestato, il 5 Giugno, nel centro di Tel Aviv contro l'attacco alla flottiglia di aiuti umanitari, l'assedio di Gaza, l'occupazione ed il governo di estrema destra.
di Yasha Marmer, Socialist Struggle Movement (CWI Israele)


Centinaia di israeliani e palestinesi hanno partecipato ad una manifestazione unitaria contro l'occupazione e il muro di separazione/recinzione, in Cisgiordania, nei territori occupati. Il Movimento di Lotta Socialista, (il CWI in Israele/Palestina) ha partecipato ad entrambe le proteste e ha sollecitato una lotta unitaria contro l'occupazione, l'oppressione nazionale, la sicurezza, il benessere e per il posto di lavoro per tutti i lavoratori della regione.

Le manifestazioni di sabato e venerdì erano gia’ previste prima dell’attacco alla flottiglia di aiuto. Queste manifestazioni si svolgono come ogni anno, per protestare contro l'occupazione di Gaza e Cisgiordania iniziata dopo il conflitto del 1967. Naturalmente, a causa dei recenti sviluppi, in diverse manifestazioni tenutesi a Tel Aviv, Haifa, Beer Sheve Gerusalemme, Nazareth, Shakhnin e in altre città si e’ protestato contro l'attacco alla flottiglia e le manifestazioni hanno visto la comune partecipazione di migliaia di palestinesi e israeliani.

Contro la campagna nazionalista 

Le proteste si sono svolte sullo sfondo di una feroce campagna nazionalista da parte del regime israeliano contro qualsiasi critica sull'attacco alla flottiglia di aiuti di Gaza, con la mobilitazione dell’intero apparato mediatico a sostegno di questa campagna.
Ciononostante, migliaia di ebrei israeliani e palestinesi provenienti da tutto il paese si sono riuniti per marciare per il centro di Tel Aviv, in un momento assai difficile a causa dello stato d'animo pro-nazionalista presente in generale nella societa’ israeliana. La manifestazione era circondata da un enorme dispositivo di polizia affiancata da gruppi di teppisti di estrema destra che si erano organizzati per cercare la provocazione. La manifestazione era stata organizzata, sotto il titolo 'Il governo affoga tutti noi – il nostro scopo e’ la pace', da “Hadash”, un’organizzazione legata al partito comunista israeliano, insieme ad altri gruppi ed organizzazioni pacifiste.

Per la fine immediata dell’occupazione

La maggior parte dei manifestanti ha rivendicato con vigore la fine immediata dell'occupazione, dell'assedio e la fine della repressione del diritto di protesta . Molti manifestanti, ebrei e palestinesi, si sono uniti alla nostra delegazione, intonando i nostri canti ed i nostri slogan .
Soci, sostenitori e semplici persone riunitesi per la prima volta, compresi giovani palestinesi di Hadsah, hanno marciato e cantato con noi i nostri slogan in ebraico e in arabo, utilizzando i nostri megafoni. Insieme abbiamo cantato: 'Non c'è nulla su cui indagare, per la fine dell'assedio; 'Protestiamo contro il terrorismo, poniamo fine all'assedio di Gaza'; 'Contro la criminalizzazione delle opposizioni, la protesta non e’ terrorismo; 'La sicurezza non si costruisce sui corpi dei manifestanti'; 'L’unica minaccia alla nostra sicurezza viene dal governo razzista, dai suoi generali e ministri'. Durante la manifestazione, abbiamo venduto circa 250 esemplari del nuovo numero del nostro giornale, e centinaia di adesivi con lo slogan, 'arabi ed ebrei uniti nella lotta contro i razzisti'.
Il giorno precedente, gli attivisti del Movimento di Lotta Socialista , avevano preso parte, ad una manifestazione unitaria e nazionale contro l'occupazione. Questa manifestazione era stata organizzata dai comitati popolari contro il muro di separazione / recinzione in Cisgiordania e da numerose organizzazioni di pacifisti. La manifestazione si é svolta nel villaggio di New Biet Nuba, che si trova sul percorso cosiddetto 443 - una strada che passa attraverso la Cisgiordania, tra Gerusalemme e i diversi insediamenti. L'autostrada è stata costruita su terre confiscate ai villaggi palestinesi. La corte suprema di Israele, che di solito fornisce i pretesti giuridici per le politiche razziste del regime e l'occupazione, ha questa volta ordinato di aprire l'autostrada ad i palestinesi senza pero’ aprire il punto di controllo di Ramallah, che rimane chiuso. Questo significa che, per i palestinesi, l'autostrada non porta da nessuna parte. La manifestazione è iniziata con una marcia dal villaggio di New Biet Nuba ed ha attraversato le terre devastate dalla guerre del 1967.
Dieci minuti dopo l'inizio della manifestazione, prima che i manifestanti raggiungessero la barriera di separazione, la manifestazione é stata attaccata con i gas lacrimogeni , generosamente utilizzati dalle forze di sicurezza. L'esercito ha continuato a sparare bombe lacrimogene all'interno del villaggio per un'altra ora , colpendo in questo modo anche numerosi bambini venuti con le loro famiglie a manifestare.
Quando é stato possibile, gli attivisti del CWI , hanno gridato slogan come : 'Smontate il muro , fermate il furto di terra'; 'Gli insediamenti sono un crimine ,smantellateli subito ';'Non saranno i gas e gli elicotteri, a fermare le proteste '.
Nonostante la durissima propaganda nazionalista del regime israeliano, entrambe le manifestazioni hanno mostrato il potenziale che esiste , per la costruzione di un movimento di giovani e di lavoratori, israeliani e palestinesi, arabi ed ebrei, in lotta per la fine dell'occupazione e per la fine del sanguinoso conflitto che cozza con i nostri reciproci interessi.

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