lunedì 27 settembre 2010

Stanno distruggendo l’istruzione pubblica!















Lettera aperta del COLLETTIVO STUDENTESCO AUTONOMO CONTROCORRENTE ai lavoratori della scuola e agli studenti italiani!




STANNO DISTRUGGENDO L’ISTRUZIONE PUBBLICA!

Caro studente, caro genitore, caro lavoratore della scuola :
da due anni il Governo, attraverso il ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini, sta pian piano distruggendo tutto il sistema pubblico d’istruzione, dall’asilo all’università. Come?
…Tagliando indiscriminatamente fondi, circa 8,5 miliardi di euro in tre anni.
150.000 persone, tra insegnanti e personale ATA, sono state licenziate.
Chi frequenterà le scuole superiori avrà meno ore di lezione e classi molto più numerose. Non tutti gli studenti diversamente abili avranno insegnanti di sostegno e molte scuole per garantire i minimi servizi saranno costrette a chiedere contributi diretti ai genitori, alla faccia della scuola pubblica e gratuita sancita dalla Costituzione.
Chi poi vorrà continuare gli studi si troverà davanti a un’università inaccessibile: da un lato ci sono i numeri chiusi in tutte le facoltà, che comportano l’obbligo ad eseguire un test (a pagamento) per entrare.
Dall’altro lato, a causa dei tagli voluti dal Governo, le tasse universitarie stanno raddoppiando e molti non potranno più accedere all’Università.
I sistemi di istruzione formazione e ricerca sono sempre più al centro di un processo di smantellamento della centralità del ruolo pubblico con la chiara intenzione del Governo di favorire un esteso processo di privatizzazione dei saperi.
Dicono che c’è la crisi e quindi è giusto tagliare. Ma allora perché il Governo italiano spende 16 miliardi di euro, il doppio dei soldi tagliati a scuola e università, per finanziare la guerra? Non è forse più importante investire sul futuro delle giovani generazioni piuttosto che sulla guerra?
“La scuola come strumento indispensabile per la crescita culturale di un Paese. La scuola come valore educativo, come esperienza di crescita nella conoscenza. La scuola come luogo di istruzione e come punto di riferimento per l’apprendimento dei valori civili inalienabili. La scuola come luogo di dibattito costruttivo. La scuola come sede primaria per il confronto tra le culture. La scuola dove gli studenti, attraverso lo studio analitico e l’allenamento della logica e della creatività, possono intervenire attivamente nei processi di cambiamento delle società.La scuola come laboratorio di creatività, di libertà di pensiero,come luogo del rispetto delle idee altrui e della costruzione della coscienza critica.”
Tutto ciò (e altro ancora) sta per essere definitivamente distrutto dalla riforma della scuola pubblica, voluta da questo governo criminale.

“Fermare la diffusione del sapere è uno strumento di controllo per il potere perché conoscere è saper leggere, interpretare, verificare di persona e non fidarsi di quello che ti dicono. La conoscenza ti fa dubitare. Soprattutto del potere. Di ogni potere” (Dario Fo)

COLLETTIVO STUDENTESCO AUTONOMO CONTROCORRENTE

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