giovedì 26 maggio 2011

Spagna Occupazioni e manifestazioni di piazza


Non vogliamo essere schiavi di questo sistema

Durante la serata di Giovedi 16 maggio, il movimento di opposizione giovanile si è sviluppato enormemente. 150.000 giovani sono scesi per le strade e hanno occupato le piazze di 57 città. Il movimento giovanile  “vera democrazia adesso” continua nonostante i tentativi del governo del PSOE di vietare le proteste a crescere ed allargarsi . 


 
Questo movimento è oggi l’elemento politico che domina delle conversazioni in tutto il paese. Le elezioni locali si svolgerano in tutta la Spagna domenica prossima e una delle principali richieste del movimento è: "Non votare per loro" – cioè  per uno dei due principali partiti il PSOE e il PP.
La rabbia dei giovani è indirizzata prevalemente contro i banchieri ed i ricchi e contro il “libero mercato”. Su molti striscioni si puo’ leggere “Non siamo merce da vendere" e "Non vogliamo essere schiavi di questo sistema ". 

Rivoluzione


Tutti i giovani coinvolti si identificano con l'idea generale di "rivoluzione", senza pero’ avere un idea chiara di che cosa sia una rivoluzione. Alcuni manifestanti parlano di  "cambiamento" all’interno del sistema  mentre altri hanno una idea più chiara della necessità di opporsi e organizzare la lotta contro il capitalismo; bisogna pero’ aggiungere che non c’è adoggi una vera e proproa chiarezza sull’alternativa con la quale sostituire il capitalismo.
 A Madrid, il partito socialista prevede di tenere il suo comizio finale  in Plaza del Sol, ma i giovani stanno occupando la piazza e gli organizzatori hanno deciso di tenere il loro comizio a parecchia distanza dal centro della città. Il governo del PSOE ha nuovamente vietato la protesta giovanile e ha dichiarato che “la Plaza del Sol deve essere cancellata”.
Anche se questo è prevalentemente un movimento giovanile, molti lavoratori piu’ anziani si stanno aavvicinando al movimento. A Madrid, centinaia di lavoratori hanno trascorso la scorsa notte al fianco dei giovani. I giovani e i lavoratori sono in ottimi rapporti. La disillusione nei confronti dell’establishment si manifesta anche sotto forma di ostilità nei confronti delle burocrazie sindacali, molti lavoratori condividono questo sentimento.
Il CWI in Spagna si sta impegnando al massimo per l'unità tra i lavoratori ed i giovani, rivendichiamo l’organizzazione di uno sciopero generale, la formazione di comitati di lavoratori  che coinvolgano i giovani. Ci rifiutiamo di pagare il debito e esigiamo la nazionalizzazione delle banche e delle grandi industrie, sotto il controllo e la gestione dei lavoratori, difendiamo infine una prospettiva socialista  per la trasformazione della società.

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