sabato 28 maggio 2011

USA. Obama ha deluso. Anche negli Stati Uniti serve un partito dei lavoratori


 
Intervista con Cindy Sheehan attivista statunitense

Le grandi aspettative suscitate da Obama oggi sembrano essere sovrastate dalla delusione dovuta alle sue politiche. Il suo approccio alle vicende del Nord Africa e del Medio Oriente confermano questa tendenza. Cosa ne pensi?
Dal mio punto di vista penso che molte delle persone che hanno votato Obama e avevano grandi aspettative nei suoi confronti siano delusi, ma ci sono ancora troppi che in questo paese credono ancora ostinatamente alla finta competizione tra Democratici e Repubblicani.

Il risultato è che i Repubblicani e i particolare il cosiddetto Tea Party si rafforza e diventa più aggressivo. Le recenti vicende del Wisconsin ci mostrano che tuttavia i lavoratori sono pronti a resistere.
Ho sentito anche personaggi che vanno per la maggiore, come Michael Moore e Bill Mahr parlare di ‘guerra di classe’. Sfortunatamente mentre le classi dominanti sanno che in questo paese esiste un solco profondo tra le diverse classi sociali, la maggior parte degli appartenenti alle classi subalterne pensano che gli Stati Uniti abbiano soltanto un’effervescente ceto medio la presidenza di Bush ha cominciato a corrodere. E’ mia opinione che finché non riconosceremo che le classi dominanti stanno muovendo una guerra mortale e mirata contro di noi e non cominceremo a essere più decisi nel difenderci nulla cambierà. Io vedo un barlume di speranza che una coscienza di classe si stia risvegliando nel mio paese.   


Il salvataggio dell’industria automobilistica ha portato a tagli e licenziamenti nelle fabbriche americane. Allo stesso tempo il leader di Fiat-Chrysler Marchionne minaccia gli operai italiani di spostare la produzione negli USA se non accettano una riduzione dei diritti. Ciò dimostra che serve un approccio internazionalista. Secondo te lavoratori e iscritti al sindacato ne sono consapevoli?
Alcuni certamente sì e penso che i movimenti contro la globalizzazione che manifestano contro il G8, G20, il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Mondiale e l’Organizzazione Mondiale per il Commercio siano alcuni  dei movimenti più militanti e potenzialmente in grado di ottenere dei risultati.

Il bisogno di un’alternativa reale alla destra è un tema cruciale in Europa e negli USA. I Democratici negli Stati Uniti come il Centrosinistra in Europa non rappresentano questa alternativa. Pensi che ciò possa portare a nuovi sviluppi politici negli USA prima delle prossime elezioni presidenziali?
La realtà è che abbiamo tentato e stiamo ancora tentando di andare in questa direzione. A me sembra che il capitalismo stia attraversando una vera crisi e che ciò rappresenti una buona opportunità di costruire un partito dei lavoratori che si ponga in modo indipendente nei confronti del Partito Democratico.

A luglio verrai in Italia per partecipare ad alcuni incontri organizzati da ControCorrente. Cosa ti aspetti? Vuoi mandare un messaggio agli attivisti di sinistra e al movimento pacifista italiano?
Sì, sono molto felice di questo progetto che mi consentirà di venire da voi e di unirmi a tutti voi dei movimenti italiani contro la globalizzazione e la guerra. Naturalmente sono già stata in Italia molte volte e sono sempre rimasta sopraffatta dalla vostra energia, dalla vostra competenza e dalla vostra ospitalità. Grazie amici perché continuate a lottare e a presto!


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