venerdì 20 luglio 2012

Un periodo tumultuoso per l'economia e le relazioni internazionali

 di Finghin Kelly
La scorsa settimana, 400 persone hanno partecipato alla Scuola estiva annuale del Comitato per una Internazionale dei Lavoratori (CWI). Alla scuola ha partecipato una delegazione di compagni di ControCorrente assieme a rappresentanti del CWI da tutta Europa, compresa dalla Russia, e da visitatori provenienti dal Kazakistan, dal Brasile, dal Canada, dal Quebec, dall'Australia, dallo Sri Lanka, dalla Nigeria, dal Libano e altrove. Finghín Kelly (Socialist Party-CWI Irlanda) riassume qui' l'eccellente discussione sull'economia mondiale e le relazioni tra le potenze mondiali che ha avuto luogo l'8 luglio.


L'anno passato è stato un anno tumultuoso per relazioni mondiali. L'economia mondiale ha continuato a ristagnare, il processo di rivoluzione e controrivoluzione in Nord Africa e in Medio Oriente ha continuato a svilupparsi e c'è stato un aumento delle tensioni nazionali all'interno degli Stati. Lynn Walsh del Segretariato Internazionale del CWI ha introdotto la discussione con questa domanda: 'C'è un solo paese al mondo che puo' essere considerato stabile, senza crisi, scioperi, manifestazioni?' Sempre più commentatori capitalisti si sono resi conto che l'economia mondiale si trova in un periodo di forte depressione e di stagnazione delle forze produttive. Lynn Walsh ha delineato nella sua relazione introduttiva come nel 2008 la 'bubble-economy' basata sulla crisi del debito ha fatto precipitare l'economia mondiale. Tra i paesi del G7, solo 3 stanno producendo più di quanto facevano nel periodo pre-2007. L'Italia si trova al -5% del livello di produzione pre-crisi mentre la Grecia si trova al -15,9% rispetto al picco del 2007.

Il periodo successivo al crollo dell'URSS e dello stalinismo è stato caratterizzato dal trionfalismo del capitalismo. I commentatori capitalisti hanno sostenuto che l'economia di mercato rappresentava l'unico modo di organizzare la società, ci hanno assicurato che con l'economia di mercato tutti i problemi economici sarebbero stati superati e che avremmo avuto dei governi stabili e democratici. Hanno argomentato a favore della nascita di un nuovo ordine mondiale stabile sotto l'egemonia dell'imperialismo statunitense. Se guardiamo al mondo di oggi, ci rendiamo conto di quanto queste affermazioni si discostino dalla realtà. Le tensioni tra le diverse potenze sono cresciute con la crisi. Questo fatto è stato illustrato dal collasso dei negoziati commerciali di Doha e dall'aumento di quello che l'organizzazione mondiale del commercio (WTO) ha chiamato 'protezionismo strisciante'. Queste tensioni sono emerse anche nel recente vertice ambientale di Rio in cui i grandi blocchi di potenze non sono riusciti ad accordarsi su nessuno obiettivo sostanziale riguardo alle questioni ambientali.

Aumento delle tensioni militari Questo aumento di tensioni si è tradotto in un aumento delle tensioni militari. Negli Stati Uniti, il presidente Obama ha recentemente annunciato che gli Stati Uniti concentreranno nei prossimi anni maggiori risorse militari nella regione del Pacifico. Questa decisione è legata alla comprensione che la Cina sta diventando la rivale strategica per gli Stati Uniti. Robert Bechert, nelle conclusioni, ha sottolineato che nello scorso anno si sono viste il maggior numero di guerre dalla fine della Seconda Guerra Mondiale nel 1945 ; in questo momento ci sono 20 guerre in corso e altri 18 'conflitti molto violenti'. Questi elementi si riflettono nell'enorme crescita delle spese militari. Negli ultimi 10 anni, la spesa militare è aumentata del 60%.

Nell'ultimo anno abbiamo visto l'esplosioni di lotte di massa in tutto il mondo. Le lotte di massa che hanno abbattuto i regimi in Nord Africa e Medio Oriente hanno continuato a svilupparsi in questi mesi. Questi movimenti di massa abbattendo i regimi che erano stati sostenuti finanziariamente e militarmente dall'imperialismo hanno contribuito ad accrescere l'instabilità nelle relazioni mondiali.

Il dibattito ha visto gli interventi di Jon Dale dalla sezione di Inghilterra e Galles e di un compagno dal Libano, che ha parlato degli sviluppi in Medio Oriente. Il compagno Libanese ha sostenuto come l'assenza di un'opposizione forte e indipendente della classe operaia al regime di Assad sia stato una degli elementi che ha contribuito allo sviluppo di un violento conflitto settario, con oltre 17.000 persone uccise dal marzo dello scorso anno, tra cui 5.500 persone nella sola città di Homs. La situazione in Siria ha portato a nuova instabilità nella regione e all'intervento di potenze regionali e internazionali. La Russia e l'Iran sono tra i principali fornitori di armi per il regime di Assad e molti Stati del Golfo, in particolare il Qatar e l'Arabia Saudita,hanno armato i ribelli anti-Assad.

Egitto Jon ha parlato della situazione in Egitto, dove di recente è stato eletto alla testa del paese Mohammed Mursi candidato dei Fratelli Musulmani. Mursi è stato congratulato da molti rappresentanti del capitalismo, tra cui il segretario di Stato Usa, Hillary Clinton che è volata al Cairo per congratularsi personalmente della sua elezione. Mursi si troverà a dover resistere alla pressione congiunta dell'imperialismo e delle masse popolari. Il programma economico dei Fratelli Musulmani è un programma neo-liberista e pro-capitalista e non offre alcuna vera alternativa per le masse popolari d'Egitto. E 'probabile che il nuovo governo eletto dovrà negoziare un prestito dal FMI, questo prestito comporterà un taglio delle sovvenzioni per i prodotti alimentari e del carburante per le famiglie. Presto diventerà sempre piu' chiaro che Mursi è incapace di rispondere alle problematiche e alle esigenze dei lavoratori. Uno degli sviluppi più significativi della rivoluzione è stata la crescita dei sindacati indipendenti. Ora ci sono 2,5 milioni di iscritti ai sindacati indipendenti in Egitto, contro 50.000 prima della rivoluzione. E' chiaro che la rivoluzione è ancora in corso e siamo certi che assisteremo al ritorno della classe operaia sul palcoscenico della lotta, sotto forma di scioperi e sit-in che porteranno ad ulteriori pressioni sui capi militari e sul governo di Mursi.

Robert Bechert ha ricordato l'intervento dei militari in Egitto per tentare di annullare le elezioni parlamentari, definendo questo tentativo una forma di colpo di stato. Egli ha ricordato che in un volantino distribuito dal CWI in Egitto il giorno delle dimissioni di Mubarak avevamo messo in guardia contro la volontà dei generali di cercare di mantenere il potere con la forza e la necessità di costruire un movimento operaio indipendente per portare avanti la rivoluzione. Molti interventi si sono concentrati sull'effetto del rallentamento dell'economia Cinese e del suo impatto in paesi come il Brasile e l'Australia, che hanno basato la loro crescita economica sulla esportazioni di materie prime verso la Cina. Tim dall'Australia è intervenuto sul boom del settore minerario in Australia, che ha giocato un ruolo cruciale nel sostenere l'economia australiana. Altri settori dell'economia sono in stagnazione o addirittura in recessione. Un calo dell'economia cinese avrà dunque un impatto enorme in Australia e aprirà la prospettiva di importanti lotte in quel paese nel prossimo periodo.

La situazione in Cina è stato anche un elemento chiave della discussione. Il regime ha introdotto un massiccio pacchetto di stimolo equivalente a circa il 12% del PIL pompato nell'economia cinese. Questo intervento si è concentrato sulle infrastrutture e ha portato alla nascita di enormi bolle di inflazione nell'economia cinese. Questo fatto è stato molto evidente nella bolla immobiliare in Cina, che è stata illustrata nell'intervento di Vincent da Hong Kong, che ha riferito che ci sono ora 64 milioni di case vuote in Cina e un enorme aumento del debito pubblico locale a causa della speculazioni da parte del governo locale nel settore immobiliare. La Cina ha visto anche la riesplosione di lotte di massa nell'ultimo periodo; Jacko da Hong Kong ha riferito che ci sono stati 180.000 'incidenti di massa' in Cina nel 2010 e '100.000' lotte di lavoratori solamente nello scorso anno.

Rallentamento della crescita economica Cinese? Il rallentamento economico in Cina e la pressione dal basso delle masse ha portato alla nascista di spaccature e divisioni tra le file della classe dirigente cinese per la prima volta dal 1989. Queste divisioni non si sono basate su differenze ideologiche, ma piuttosto sulle diverse strategie per conservare il potere. La vicenda Bo Xilai, che ha visto la caduta di uno dei principali esponenti del PCC è un segnale di allarme delle tensioni che esistono all'interno del regime. Bo Xilai aveva usato la demagogia populista per mobilitare dietro di sé le masse popolari contro le altre ali della burocrazia. Oltre ad aver esposto la natura corrotta e la ricchezza personale della classe dirigente cinese, la vicenda ha dimostrato che ci sono profonde crepe nel regime che possono essere aperte dalla lotta della classe operaia nel prossimo periodo.

La situazione negli Stati Uniti è stato anche discussa. Katie dagli Stati Uniti ha sottolineato la rapidità con il quale il movimento 'Occupy' è esploso. Questa esplosione si è basata sulla rabbia di molti giovani privi di prospettive di lavoro e costretti ad assistere inermi al peggioramento del loro tenore di vita. Il presidente Obama ha dimostrato di non essere in nessun modo disposto a lottare per attuare politiche a sostegno del lavoro e ha dimostrato di essere un rappresentante della grande impresa. Lo scorso anno abbiamo visto il magnifico movimento degli studenti e dei lavoratori in Wisconsin contro il governatore repubblicano, Scott Walker, che ha attaccato frontalmente i diritti sindacali. In questo movimento si è discusso della questione dello sciopero generale. I dirigenti sindacali comunque hanno cercato di deviare la lotta verso una battaglia elettorale, cercando di usare le mobilitazioni come un trampolino di lancio per l'elezione di un governatore democratico.

Dopo il crollo dello stalinismo e durante questi anni di presunto 'trionfo' dell'imperialismo molti commentatori, compresi alcuni a sinistra credevano che nulla avrebbe potuto ostacolare la potenza militare dell'imperialismo statunitense. Tuttavia, nonostante abbiano speso oltre 3 mila miliardi di dollari in guerre non sono riusciti a raggiungere i loro obiettivi. L'Afghanistan è ancora governato dai signori della guerra. La conferenza di Tokyo dove si è discusso di ulteriori aiuti finanziari per l'Afghanistan ha messo in evidenza la corruzione massiccia presente in Afghanistan. La guerra in Afghanistan ha anche creato una crisi nei rapporti tra gli Stati Uniti e il Pakistan legata alle attività dei talebani al confine tra Pakistan e Afghanistan e, in particolare, agli attacchi dei droni che hanno mietuto numerose vittime tra i civili. Al momento della sua elezione, Obama aveva affermato che una delle sue principali preoccupazioni sarebbe stata la pace in Medio Oriente tra Israele e i palestinesi. E’ impossibile sostenere che ci sia stato alcun progresso reale su questo tema. Nonostante il leader palestinese Mahmoud Abbas abbia dimostrato di essere disposto a fare una concessione dopo l'altra, il regime israeliano non si è mosso di un millimetro rispetto alle sue scelte politiche. Questo ottusità sta portando a grande rabbia tra le masse palestinesi e aumenta la prospettiva di una nuova intifada che potrebbe trasformarsi in una protesta di massa. In Israele, il primo ministro Netanyahu sembra avere una coalizione forte, ma questa coalizione nasconde la debolezza di fondo della posizione del suo governo. In Israele ci sono stati importanti movimenti sociali nel mese di maggio, movimenti che stanno esercitando una forte pressione sul governo.

Nonostante quasi tutti i commentatori capitalisti e gli strateghi del grande capitale mettono in guardia contro un attacco sugli impianti nucleari iraniani, questa opzione non puo' essere definitivamente scartata. Le ripercussioni di un attacco militare nella regione sarebbe disastrose. Il capitalismo messo in discussione Gli sviluppi negli ultimi anni hanno distrutto la legittimità del sistema capitalistico che viene contestato da milioni di persone in tutto il mondo. I leader del capitalismo vengono sistematicamente screditati, in Europa non un solo governo in carica è stato riconfermato nelle successive elezioni, le politiche di austerità hanno portato a imponenti mobilitazioni di lavoratori, giovani e gente comune. Gli attacchi all'istruzione sono una caratteristica degli attacchi neoliberisti in tutto il mondo. Dominique dal Canada ha parlato degli attacchi all'istruzione in Canada e del magnifico movimento studentesco in Quebec. Jared dalla Nuova Zelanda ha parlato dei movimenti studenteschi e della brutale repressione delle forze dell'ordine.

La situazione generale dell'economia mondiale è stata al centro della discussione. La disoccupazione di massa colpisce tutto il mondo. Ci sono oggi piu' di 200 milioni di disoccupati in tutto il mondo, 75 milioni di questi sono giovani. I dati sulla disoccupazione risultano ancora piu' scandalosi quando si sa che le principali aziende del mondo sono 'sedute' su montagne di denaro contante che scelgono di non investire. Questo perché la società non riesce a trovare canali di investimento che possono soddisfare l'avidità di profitto di pochi. Questa è la folle logica del sistema capitalistico che pone la proprietà privata e l'avidità di pochi davanti alle esigenze di milioni di persone nel mondo. Lynn Walsh ha spiegato che la crisi che stiamo vivendo nasce da una crisi di sovrapprosuzione dell'economia.Verso la fine degli anni 70, i capitalisti scelsero la via della speculazione finanziaria per aumentare i profitti rispetto alla produzione materiale. Con l'attuazione delle politiche neoliberiste, il capitale finanziario è diventato dominante nell'economia mondiale.

Nel suo intervento il compagno Per Åke dalla Svezia ha spiegato che nel periodo immediatamente successivo alla crisi i governi degli Stati Uniti e la maggior parte dell'UE sembrava avessero tratto le lezioni del 1930 e avessero scelto politiche di stimolo al fine di evitare un collasso completo dell'economia. Ma dopo questi pacchetti di stimolo iniziali i governi si sono rapidamente voltati verso le misure di austerità. Altre misure, come il 'quantitative easing', cioè la stampa di moneta da parte dei governi, non ha portato a una crescita reale dell'economia, è servita solamente a riempire le casse delle banche e ad alimentare l'attività speculativa.

Kazakhstan La situazione esplosiva in Kazakhstan è stato descritta nell'intervento di Essenbek. Il compagno ha fatto riferimento al movimento di massa dei lavoratori del paese che ha affrontato la repressione dello Stato culminata del massacro dei manifestanti a Zhanaozen, lo scorso dicembre.

Nelle sue conclusioni, Robert Bechert ha ricordato come verso la fine del 19esimo secolo, il movimento operaio e socialista si sia sviluppato attraverso l'esperienza di lotta dei lavoratori e l'intervento cosciente dei rivoluzionari in questo movimento. Egli ha concluso la discussione sostenendo che in questo periodo di lotta ci sono enormi possibilità per intervenire nei movimenti con il nostro programma rivoluzionario, non solo per costruire il movimento ma per cambiare il mondo, questo è lo scopo di questa discussione e di tutte le discussioni svoltesi durante la scuola estiva.

Nessun commento:

Posta un commento