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lunedì 20 agosto 2012

Siria, Esiste un'alternativa alla guerra civile? L’agonia della Siria non accenna a diminuire


di Niall Mulholland, CWI

Ovunque nel paese ci sono attacchi indiscriminati da parte delle forze del regime di Assad e delle loro milizie. Settarie e sanguinose rappresaglie da parte dell'opposizione armata, ondate di rifugiati e disastri umanitari. La seconda città del paese, Aleppo, è stata messa a ferro e a fuoco dai combattimenti tra le forze dell’opposizione armata e l'esercito siriano. Nel momento in cui i ribelli sono entrati ad Aleppo il 20 luglio, molti residenti sono fuggiti a Damasco e in Turchia. La battaglia per Aleppo è importante per entrambe le parti. Più grande della capitale, Aleppo, è il principale centro economico, con un settore manifatturiero importante. L’esercito libero della Siria (FSA) é avanzato in città cercando di sfruttare lo slancio che credeva di aver guadagnato durante l’assalto a Damasco e con il bombardamento di un incontro ‘di intelligence’ del governo, che ha ucciso quattro generali.

sabato 30 giugno 2012

La Grecia dopo le elezioni del 17 giugno

di Giuliano Brunetti
L’Europa vince, ma non ha una soluzione alla crisi

‘La potenza del capitale è tutto, la Borsa è tutto, mentre il parlamento, le elezioni, sono un gioco da marionette, di pupazzi’. Lenin, Sullo Stato

Le conseguenze della ‘cura greca’ imposta negli ultimi due anni dalla Troika al fine di scongiurare l’ipotesi del fallimento del paese, quindi dell’uscita del paese dalla zona Euro sono sotto gli occhi di tutti. In quattro anni l'economia greca si è ridotta del 20%, la classe media è stata letteralmente distrutta, la disoccupazione è salita oltre il 21%, il 51% tra i giovani, i salari nel settore pubblico sono scesi del 40%. La chiesa ortodossa distribuisce alle popolazioni ridotte alla fame una media di 250mila pasti al giorno e come se non bastasse il debito pubblico è schizzato al 160% del Pil. Di fronte alla gravità della situazione, la classe operaia é scesa più volte in campo imponendo alle direzioni sindacali ben diciassette scioperi generali. Questi scioperi sono nati dal rifiuto dei programmi di austerità, che i governi di coalizione hanno portato avanti seguendo le esigenze e le indicazioni della Troika.