mercoledì 2 maggio 2012

Primo maggio 2012 Celebriamo la storia della classe operaia e celebriamo le nuove vittorie!

Redazione

Primo maggio 2012 Celebriamo la storia della classe operaia e celebriamo le nuove vittorie! La giornata Internazionale dei Lavoratori e l'alternativa socialista all’austerità e alla barbarie La giornata Internazionale dei Lavoratori è l'occasione per celebrare le tradizioni militanti e internazionaliste del movimento operaio. Il 1 maggio di quest'anno è una data fondamentale nel calendario delle lotte e dei movimenti. Il CWI ritiene che queste lotte - dalla Grecia al Cile, dalla Nigeria alla Tunisia, non solo rappresentano l'inevitabile risposta esplosiva alla crisi attuale. Ma segnalano anche l'emergenza di una forza sociale in grado di ridurre in macerie i piani per l’impoverimento dei giovani e dei lavoratori da parte della classe dirigente internazionale. La classe operaia organizzata, mobilitata nella lotta per un'alternativa autenticamente socialista, può trasformare la società. In Spagna, l’attuale epicentro della crisi europea, il 1 maggio vedrà nuove mobilitazioni contro la riforma del lavoro e i tagli. Negli Stati Uniti, il movimento 'occupy' sta costruendo una grande giornata di protesta. In Africa, Asia e America Latina, le mobilitazioni per il primo maggio avvengono in un contesto di crescente instabilità. La diffusione degli effetti della crisi economica mondiale, e l'impatto delle rivoluzioni in Maghreb e nel Medio Oriente hanno inaugurato nuovi sconvolgimenti e un conseguente aumento della repressione statale, spesso sanguinosa e brutale.

Europa ,epicentro della crisi economica, austerità e resistenza: per un’alternativa socialista alla UE dei capitalisti! L'Europa resta l'area in cui la crisi del capitalismo trova la sua espressione più avanzata. La crisi rivela il vicolo cieco nel quale si trova il sistema capitalistico incapace di fornire risposte ai lavoratori, i disoccupati e giovani. I tentativi ripetuti e disperati dei governi europei e delle élite finanziarie ed economiche di rispondere alla crisi del debito dell'Eurozona, si traducono nell’aggravarsi della crisi. L'epicentro della crisi è in continuo movimento e espansione. Il parziale default e il secondo piano di ‘aiuti’ per la Grecia confermano sempre che i progetti di salvataggio previsti per il Portogallo e Irlanda non riusciranno a soddisfare i loro obiettivi dichiarati, questo elemento indica la gravità della crisi non solo alla classe dominante ma alla gente comune. Anche i paesi al di fuori della zona euro come il Regno Unito e Repubblica ceca si trovano a fronteggiare tagli massicci e il rischio di "contagio". A livello mondiale, la crescita economica è traballante e instabile. Persino nei paesi considerati delle eccezioni nella crisi come la Cina e L’India si assiste all’inizio della recessione. Questo avrà profondi effetti economici e politici in tutto il mondo.

L’intera struttura capitalista sostiene le politiche di tagli affermando che 'Non ci sono altre alternative possibili’. '. Ma questo consenso unanime è stato rotto nelle piazze e nei luoghi di lavoro. Finora nel 2012, potenti scioperi generali hanno scosso il Belgio, il Portogallo, la Spagna e la Grecia, questi scioperi hanno bloccato le economie e coinvolto milioni di persone. Questi scioperi sono un assaggio del potere della classe operaia per fermare gli attacchi attraverso una lotta seria e sostenuta armata di un programma politico alternativo ai tagli e al capitalismo.

Anche in quei paesi fino ad oggi lodati come un esempio di pace e tranquillità, lo spettro della lotta di massa sta emergendo. L’esempio dell'Irlanda è stato utilizzato dai capitalisti di tutto il mondo come esempio di un popolo che ha saputo sedersi e 'ingoiare la medicina'. In quel paese assistiamo oggi ad una rivolta di massa contro il governo e la Troika che ha imposto una ‘tassa sul domicilio’. Il Socialist Party (CWI in Irlanda) sta giocando un ruolo di primo piano in questo importante movimento. In Francia, la probabile sconfitta di Sarkozy, avrà delle conseguenze di vasta portata, in Francia e nel resto del mondo, con una probabile e parziale messa in discussione dell'asse 'Merkozy'. Un governo Hollande sarà subito messo alla prova nel caldo della crisi e degli eventi. Le sue politiche, e le riforme che potrà introdurre, come ad esempio l'aumento delle tasse su ricchi, etc. rappresenteranno comunque misure di austerità come soluzione alla crisi. L'esperienza di questo governo 'socialista' senza dubbio spingerà molte persone a cercare risposte e politiche autenticamente socialiste, dopo un lungo periodo di attacchi contro le idee genuine del socialismo e del marxismo, aggravati dalla esperienza di cosidetti governi 'socialisti' che hanno continuato e approfondito le politiche neo-liberiste.

L'instabilità politica e la volatilità sono all'ordine del giorno, con importanti oscillazioni nella visione politica di milioni di persone verso formazioni di sinistra e destra. Questo è stato recentemente dimostrato sul piano elettorale e nei sondaggi d'opinione in Francia e anche nei Paesi Bassi, dove il governo è in procinto di cadere. In assenza di organizzazioni di massa dei lavoratori, di organizzazioni in grado di unire l'opposizione attorno ad un programma anticapitalista, si accresce il pericolo di assistere ad un rafforzamento del consenso per le formazioni di estrema destra e per i gruppi reazionari. Questa situazione esige una risposta seria e unitaria dei movimenti di sinistra e dei lavoratori Le lotte dei lavoratori nella maggior parte dei paesi, si scontrano con l'ostacolo di burocrazie sindacali conservatrici e di destra. Queste perseguono una strategia di smobilitazione limitandosi ad una opposizione di forma all’austerità imposta. Per questo motivo è essenziale costruire un'opposizione di massa a questi leader dal basso, bisogna rivendicare l’elezione dal basso dei dirigenti, questi devono rappresentare i lavoratori percependo il loro salario medio. La rete nazionale di delegati di base nata nel Regno Unito è un esempio fondamentale di come costruire una organizzazione di lavoratori combattivi. Questa rete è stata fondamentale nell’organizzazione di una sciopero generale del settore pubblico il 30 novembre dello scorso anno, il primo sciopero generale dal 1926.

Costruire una risposta internazionale! Coordiniamo azioni di sciopero e proteste in tutta Europa! Il 2011 è stato caratterizzato dalle rivoluzioni e dal movimeno degli Indignados / Occupy. Le forti somiglianze tra i movimenti nei diversi paesi hanno mostrato la possibilità di sviluppare lotte diffusione su scala internazionale. Il Portogallo e la Spagna sono stati sconvolti da scioperi generali nella stessa settimana, tra il 22 e il 29 marzo. Cosa sarebbe costato ai dirigenti sindacali di coordinare questi scioperi, attraverso l’espressione simultanea e potente del potenziale del movimento dei lavoratori al di là delle frontiere? Il CWI continua a chiedere e lottare per l'urgente sviluppo di proteste coordinati nei paesi periferici della zona euro come strumento per costruire uno sciopero generale su scala europea. Questa rivendicazione deve essere diffusa oggi 1 ° maggio, la festa dell’internazionalismo di classe. A partire da questa rivendicazione parte la lotta per costruire un europa socialista da contrappore all’europa capitalista di oggi.

Solidarietà contro la repressione! Medio Oriente / Maghreb: verso una seconda rivoluzione! No agli interventi imperialisti! In Tunisia, dove la cosiddetta 'primavera araba' è iniziata, le celebrazioni per il primo maggio si svolgeranno in seguito a brutali episodi di repressione. Il nuovo governo insediatosi dopo la rimozione di Ben Ali, ha cercato di affermarsi con forza, mandando un chiaro messaggio alla sinistra e al movimento sindacale. Il CWI ha organizzato e continua ad organizzare, la solidarietà dei lavoratori in parole e con azioni attraverso giornate come queste. In Tunisia e in Egitto, il carattere incompleto delle rivoluzioni ha portato ad un sentimento crescente della necessità di una 'seconda rivoluzione' per spazzare via i sistemi economici e politici responsabili della miseria nella regione. La costruzione delle forze del marxismo in questi paesi da organizzare attorno ad un programma in grado di portare a termine la rivoluzione, è un compito fondamentale nel quale il CWI è attivamente coinvolto.

In Asia, la repressione di Stato si è accentuata con le 'sparizioni' dei principali attivisti socialisti in Sri Lanka, e l'ondata di arresti, tra cui l'esilio forzato dei compagni del CWI, in Cina. Ancora una volta, questi sviluppi indicano una ripresa delle lotta che coinvolgono centinaia di milioni di lavoratrici di tutto il continente. In febbraio di quest'anno, l'India ha visto uno sciopero generale di oltre un centinaio di milioni di lavoratori smascherare le menzogne del boom economico che beneficerebbe la maggioranza della popolazione. L'Africa ha visto anche scioperi generali in Sud Africa e Nigeria. I compagni del CWI hanno svolto un ruolo cruciale nel sostegno e nell’organizzazione della lotta legato a una strategia e un programma a favore delle masse povere contro il capitalismo. In America Latina, il recente vertice delle Americhe indica la crescente divisione e instabilità che esiste nella regione nonostante i migliori sforzi di Obama e co. Nei movimenti di massa in Cile, abbiamo visto un assaggio di ciò che verrà nel continente. Anche nei paesi apprezzati per la loro crescita economica, come il Brasile e il Cile, gli sviluppi della lotta dimostrano il carattere profondamente ineguale della ‘crescita’ capitalista.

C'è un'alternativa! Costruire la lotta per un mondo socialista! Gli eventi dell'ultimo anno hanno confermato ancora una volta che i lavoratori e le masse povere non accetteranno passivamente la distruzione delle loro condizioni di vita. Il primo maggio riflette il periodo della lotta di classe e delle rivoluzioni che il capitalismo ha aperto. Se queste battaglie si tradurranno in una via d'uscita dalla crisi del capitalismo nell'interesse della stragrande maggioranza - il 99% - dipende dal livello di preparazione della nostra classe, sia dal punto di vista organizzativo che politico. L'assenza di una valida alternativa al capitalismo e all'austerità è il problema centrale. Solo la costruzione di partiti politici di massa per diffondere una alternativa socialista , per la nazionalizzazione sotto il controllo e la gestione democratica dei lavoratori e la pianificazione democratica e socialista dell’economia su scala mondiale, può contribuire a risolvere e porre fine alla spirale di crisi. Un compito fondamentale del momento è la ri-divulgazione delle idee originali del socialismo rivoluzionario - di Marx, Engels, Lenin e Trotsky e della rivoluzione russa (prima della controrivoluzione stalinista) - che hanno goduto del sostegno di tutta la classe operaia.

Questo è un compito che il CWI affronta con entusiasmo. Questo potrebbe aprire la strada ad una nuova epoca storica, in cui dopo i disastro che i governi capitalisti, dell l'1%, si possano sviluppare governi nuovi di persone che lavorano per lo svilupppo dell'economia e della società. Il CWI si appella ai lavoratori, disoccupati, giovani e poveri in tutto il mondo per unirsi alla lotta per la costruzione di queste organizzazioni, e cominciare a rendere possibile un mondo socialista.

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